Punto di vista di una maestra


Ho un’esperienza di insegnamento con un bambino autistico di 11 anni. Non parlava e raramente guardava negli occhi. Un giorno ha cominciato a gridare e a rincorrere un compagno in classe. L’ho richiamato e ho ordinato al compagno di fermarsi e di stare tutti in silenzio. Mi sono avvicinata a lui lentamente e porgendogli la mano, l’ho invitato a seguirmi, ci siamo seduti ed è tornata la calma. Un caso, le tecniche, il buonsenso? Non so. Forse l’aver stabilito un rapporto di vicinanza precedentemente, ha fatto sì che la situazione si risolvesse per il meglio. I problemi, come nel caso Christian, non vanno isolati, ma vanno risolti.

 

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