Lorenzo è un ragazzo autistico che all'età di due anni ha avuto la diagnosi di Autismo.
La mamma Alessandra, insegnante di sostegno, aveva subito capito che qualcosa non andava; nonostante l'ansia, le paure etc. ha inserito Lorenzo nel mondo, iscrivendolo all'asilo pubblico e andando contro quell'insegnante che una volta lo chiuse nello sgabuzzino buio perchè iperattivo.
Oggi Lorenzo ha vent'anni, frequenta la quarta superiore e ha le giornate scandite per cercare di renderlo autonomo, perchè la paura di ogni genitore di ragazzi autistici è quella di non sapere che ne sarà dei loro figli una volta che non ci saranno più loro.
Lorenzo, gradualmente, ha imparato l'autonomia, va a scuola (dove ama le ore all'aria aperta), fa sport ma soprattutto lavora.
Si, perché autismo non è sinonimo di isolamento e di incapacità.
Quando le lezioni finiscono, Lorenzo lavora come barista, fa il caffè e serve ai tavoli, percependo uno stipendio giornaliero che gli fa rendere conto del valore del denaro.
Questo è un passo avanti per questi ragazzi, mostrando che pian piano la società si sta aprendo verso le disabilità.
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