Tematica 2


Pregiudizi e stereotipi

 

 


 

 

Attualmente le conoscenze circa lo Spettro Autistico sono poche come sono pochi i servizi per una diagnosi precoce e per il miglioramento delle

 

condizioni di vita della persona con autismo e delle loro famiglie.

 

Uno stereotipo diffuso è che i soggetti con Spettro Autistico non abbiano capacità di cogliere le emozioni degli altri, del loro essere freddi, di non

 

provare empatia con le persone che gli stanno vicino.

 

 

Questi pregiudizi vanno buttati giù; i soggetti con Spettro Autistico hanno empatia come una persona che non è autistica.

 

Il motivo? I soggetti autistici (circa il 50%) soffrono di "alessitimia", ma questo non colpisce solo le persone con autismo ma anche chi non lo ha.

 

Un altro stereotipo è che i soggetti con autismo non vogliono creare interazioni sociali; il caso di Andrea (caso6) dimostra che non sempre è così, ma che

 

se seguiti dal personale di competenza queste barriere si superano.

 

Ad oggi si sa chi vi sono tre tipi di persone diverse per quanto riguarda questo:

 

  • il passivo, che vorrebbe interagire ma non sa come fare (come quando non conosciamo la lingua dell'interlocutore che abbiamo davanti)
  • l'isolato, che è disinteressato al contatto con gli altri
  • il bizzarro, che sta per conto suo ma se lo colpisce qualcosa di una persona (ad esempio un cappello) stabilisce un'interazione.

 

Per questo, si cercano delle terapie non farmacologiche, come la Pet therapy (caso2) lavorando sul campo della relazione, perchè ognuno è diverso.

 

Un altro pregiudizio, che può portare a conseguenze gravi, è la relazione vaccini-autismo.

 

Questa relazione è stata ipotizzata da Andrew Wakefield creando non pochi dubbi e paure sulle popolazioni, ed è tornata al centro di un dibattito molto

 

acceso come si evince dal caso6, rischiando di mettere in pericolo la vita delle persone.

 

Infine, un altro pregiudizio che sentiamo di dover superare è quello secondo cui i ragazzi autistici hanno poca tolleranza del contatto fisico.

 

Questo è sbagliato, alcuni sono predisposti al contatto fisico e alle coccole e altri no.

 

Ma in realtà, questo non capita anche a noi?

 

Il pensiero base deve essere l'accettazione della diversità non avendo paura di ciò che non si conosce: siamo tutti diversi.

 

Un modo per superare la difficoltà di approccio nei confronti di soggetti con autismo è conoscere l'argomento, capendo che non c'è nulla da

 

preoccuparsi.